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Presentazione delle attività di cooperazione decentrata

 

 

Le relazioni tra Regione del Veneto ed i Paesi Balcanici nel loro complesso si svolgono secondo tre linee essenziali: il riconoscimento e tutela del patrimonio storico, architettonico e culturale risalente alla presenza diretta della Repubblica di Venezia nei Paesi e nelle Regioni Balcaniche; riconoscimento dei Paesi e delle Regioni Balcaniche come beneficiari di attività cooperazione internazionale; riconoscimento dei Paesi e delle Regioni Balcaniche come associati al processo di unificazione europea.

 

 

Le relazioni tra Regione del Veneto ed i Paesi Balcanici nel loro complesso si svolgono secondo tre linee essenziali:

- riconoscimento e tutela del patrimonio storico, architettonico e culturale risalente alla presenza diretta della Repubblica di Venezia nei Paesi e nelle Regioni Balcaniche;

- riconoscimento dei Paesi e delle Regioni Balcaniche come beneficiari di attività cooperazione internazionale;

- riconoscimento dei Paesi e delle Regioni Balcaniche come associati al processo di unificazione europea.

 

Legge n. 15/1994

 

Attraverso la Legge regionale n. 15/1994 “Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell'Istria e nella Dalmazia” e l’articolo 25 della Legge regionale n. 1/2008 “Iniziative a favore del patrimonio storico, culturale, architettonico e artistico di origine veneta” la Regione del Veneto promuove e sostiene interventi diretti ed indiretti a tutela del patrimonio culturale veneto in Slovenia, Croazia, Montenegro e Grecia.

 

Le attività finanziate sono le seguenti: interventi di restauro di opere architettoniche (palazzi, cinta murarie, chiese) ed in misura minore di opere artistiche (quadri, affreschi, sculture, leoni marciani); corsi di lingua italiana; ricerche e pubblicazioni; iniziative delle Comunità degli Italiani; gemellaggi tra comuni veneti e comuni istro-dalmati.

 

Vai alla pagina Istria e Dalmazia

 

Legge n. 55/99

 

La Regione del Veneto persegue i propri obiettivi di cooperazione decentrata allo sviluppo attraverso la L.R. 16 dicembre 1999, n. 55 “Interventi regionali per la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà”.

 

Attraverso tale legge la Regione del Veneto ha sostenuto e sostiene interventi di cooperazione internazionale in Croazia, Bosnia e Montenegro nei seguenti settori d’intervento: sostegno all’imprenditoria locale; sostegno al microcredito; formazione; progetti di sviluppo integrato; tutela dell’ambiente e delle risorse idriche.

 

 

I partner italiani e locali coinvolti a vario titolo nelle attività sono: Enti locali (regioni, province, comuni), Autorità centrali (direzioni ministeriali), Associazioni, Istituti di credito, Università e Organizzazioni internazionali.

Vai alla pagina Cooperazione allo Sviluppo

 

Prospettiva europea

 

La prospettiva della comune appartenenza di tutti i Paesi balcanici all’UE influenza profondamente le relazioni con la Regione del Veneto. Tutti i Paesi infatti, che appartengano o meno all’UE, hanno la possibilità di accedere a programmi comunitari specifici che mettono a disposizione delle linee di finanziamento finalizzate a rafforzare la cooperazione transfrontaliera (per esempio il programma IPA-CBC).

 

Molte sono le opportunità di finanziamento per le attività attinenti all’obiettivo sopra descritto, alcune delle quali non provengono dall’UE, ma che ad ogni modo spingono verso il rafforzamento dell’integrazione. Due esempi per tutti:

 

“Istria Getting Prepared for Structural Funds”: il progetto rientra nel programma di scambio di conoscenze e buone pratiche (KEP) promosso e cofinanziato dall’Iniziativa Centro Europea (INCE/CEI) di cui la Repubblica Italiana è socio fondatore e del quale la Regione del Veneto era soggetto capofila. L’obiettivo principale del progetto era sostenere le regioni croate, in particolare la Regione Istriana, nel processo di adesione all’Unione Europea aumentando e qualificando la conoscenza e la capacità di utilizzo degli strumenti finanziari europei resi disponibili nell’ambito della politica di coesione economica e sociale. Il progetto si è proficuamente concluso nel febbraio 2011.

 

Euroregione Adriatica: L'Euroregione Adriatica (2006) è costituita da enti territoriali di livello statale e regionale del territorio della Repubblica Italiana, della Repubblica di Slovenia, della Repubblica di Croazia, della Repubblica di Bosnia ed Erzegovina, della Repubblica del Montenegro, della Repubblica di Albania e della Repubblica di Grecia con l’obiettivo di stimolare, favorire e realizzare lo sviluppo del territorio dell'Euroregione e creare una prospettiva di crescita della qualità e del tenore di vita delle sue popolazioni. All’interno dell’E.A., e di concerto con la strategia Adriatico-Ionica, si è sviluppata la proposta, in discussione presso gli organi deputati dell’UE, per la creazione di una Macreoregione Adriatico Ionica.